alta montagna

12.08.2013 – Alpi Urane – Gross Bielenhorn (3210 m) - Cresta Sud-Est

Gruppo: Alpi Urane

Regione: Canton Uri (CH)

Località di partenza: Quota 2280 m lungo la strada del Furka

Struttura d'appoggio: Sidelen Huette

Esposizione: Prevalente Sud Est

Sentieri utilizzati:

Massima elevazione raggiunta: 3210 m

Dislivello Totale: 930 m

Dislivello della via: 230 m la via + 110 m per la vetta

Dislivello comprensivo di risalite/discese: 933 m

Sviluppo complessivo 5,1 km

Riferimento cartografico: Carta nazionale della Svizzera 1:25.000 numero 1231-Urseren

Difficoltà: max. 5c o 4c/A0, in prevalenza IV°

Attrezzatura utilizzata: 2 mezze corda da 60 m, 9 rinvii, 1 serie di friends, cordini, casco, ramponi a inizio stagione

Tempi di percorrenza: 10h

Descrizione generale
Dalla glaciale vetta del Galenstock si diramano due creste, la prima in direzione Sud Ovest culmina con il Gross Furkahorn ed è separata dalla seconda cresta dal Sidelngletscher. Oggetto delle nostre attenzioni odierne è l'estremità meridionale della seconda cresta, dove risalta l'imponente mole del Gross Bielenhorn. Come per molte altre ascensioni in zona la cresta Sud Est garantisce roccia ottima sia per compattezza che per aderenza.
Benché la via non presenti difficoltà elevate e la chiodatura sia abbondante e sicura, non si devono trascurare le difficoltà relative a un eventuale avvicinamento su neve e, soprattutto, per l'uscita in vetta la percorrenza della cengia se innevata e della cresta finale che richiede buona capacità di valutazione dei passaggi e di gestione della progressione in conserva. Non ultimo non si trascuro la lunghezza dell'itinerario. In caso di ripiego è possibile calarsi alla fine del percorso spittato.

Attacco, Descrizione della via
Arrivando dall'Italia si supera tunnel del Gottardo e si seguono le indicazioni per il passo del Furka (prima uscita subito dopo il tunnel). Circa 3 km dopo aver superato Realp, a quota 2280 m, sulla sinistra si trova una limitata possibilità di posteggio. Sul lato opposto della strada sale in sentiero per la Sidelen Huette. Nel caso in cui il parcheggio sia pieno è possibile parcheggiare al rifugio Furka e raggiungere la Sidelen Huette da lì (meno dislivello, ma percorso più lungo).
Lasciata la macchina si risale, in circa un'ora, per facile sentiero fino al rifugio dalla caratteristica forma appuntita a quota 2708 m. Dal rifugio in direzione Nord Est si identificano tre canali, i primi due più a sinistra e un terso decisamente staccato sulla destra in prossimità del Chli Bielenhorn. Trascurando quest'ultimo si sceglie quale degli altri due seguire, noi abbiamo optato per quello di destra, meno diretto, ma anche meno ripido. Il canale passa subito a destra di una piccola torre dalla forma caratteristica chiamata "Kamel". Nonostante la stagione avanzata abbiamo dovuto gradinare un po' di neve dura, i ramponi non sono stati necessari.
Raggiunto il termine del canale di gira a sinistra in direzione dell'evidente cresta Sud Est e si risale per diedri e massi seguendo la direzioni indicata dai numerosi ometti. Giunti a un ometto di grosse dimensioni si procede ancora obliquando sulla destra per rocce ora leggermente più impegnative fino a individuare l'attacco della via in un diedro fessurato a circa 2900 m; i primi spit sono ben visibili. All'attacco si arriva in un paio d'ore dal parcheggio

1° tiro:
Si risale il diedro su roccia ottima e ben appigliata. Al termine si esce con un passaggio in Dulfer in po' più impegnativo per andare a raggiungere una comoda sosta a spit. 30 m, 4b, 5b il passaggio in Dulfer, 6 spit.

2° tiro:
Rimontare a destra della sosta per grossi blocchi. Da qui proseguire verso lo spigolo puntando all'evidente placca solcata da due fessure verticali. Sosta a spit. 25 m, 3a, 1 spit.

3° tiro:
Risalire la placca sopra la sosta sfruttando le fessure che la solcano. Superare una seconda placca meno impegnativa sulla quale si traversa a sinistra con subito dopo l'ultimo spit. Da qui per rocce più facili fino a sostare su un comodo terrazzo con sosta spit. 30 m, 5c o 4b/A0, 6 spit.

4° tiro:
Aggirare a destra il pilastrino sovrastante la sosta e per cengia orizzontale raggiungere un anello cementato dove si sosta. 15 m, II°, 1 spit.

5° tiro:
Verticalmente dalla sosta per la bella placca fessurata al termine della quale ci si sposta a destra (verrebbe voglia di continuare per il pilastrino). E' presente una scomoda sosta su placca che abbiamo superato per proseguire attraverso lo stretto camino orizzontale formato da una grande lama staccata dalla parete. Superato il camino ignorare il chiodo con cordino in alto a sinistra e rinviare sullo spit un paio di metri più a destra. Risalire verticalmente un paio di metri per guadagnare un terrazzo con sosta (1 chiodo e 1 spit). 50 m, 4c, 6 spit e 1 sosta intermedia.

6° tiro:
Proseguire sulla cengia verso destra per andare a sostare alla base della placca verticale. 25 m, un passo di III°, nessuna protezione intermedia.

7° tiro:
Superare un primo muro verticale con passo atletico. Traversare leggermente a sinistra e riguadagnare il filo dello spigolo tornando sulla destra. Puntando alla base di una torre strapiombante si giunge alla sosta su spit attraverso più facile placca. 30 m, 5c o 4c/A0, 5 spit.

8° tiro:
Entrare nel caminetto subito a destra della sosta che porta su un'ampia terrazza. Attraversarla in piano per rimontare lo spigoletto oltre il quale si raggiunge una seconda terrazza un po' inclinata con sosta a spit e anello di calata. 25 m, 4a, 1 spit.


Qui termina la parte di via moderna e attrezzata a spit. Ci si cala ora dall'anello cementato sul versante opposto per una decina scarsa di metri, senza abbandonare la doppia ci si sposta a sinistra (viso a monte) su una cengia fin sotto una sosta con catena e anello cementato. Questa sosta verrà utilizzata per la calata al ritorno dalla cresta, in alternativa di può interrompere la gita qui e procedere con le calate direttamente (tornando sul versante sud est).
Proseguiamo, invece, per la cengia in direzione nord, aggirando alla base la torre alla nostra destra. Si risale lungo al base della torre fino a una facile piccola sella dove si rimonta il filo della cresta. Da qui si deve seguire, per quanto possibile, il filo della cresta con passaggi da intuire anche se mai di difficoltà elevata, si procede in conserva con protezioni veloci. Appena avvistata la croce di vetta ci si trova sul lato sinistro della cresta e si deve riguadagnarne il filo con passaggi un po' più impegnativi (III°) per poi scavalcarlo e procedere per massi incastrati sul fianco sinistro fino a un cordone di calata. Si ridiscende per pochi metri (meglio fare la doppia, massi instabili) e si rimonta con arrampicata elementare fino in vetta.

Discesa
Dalla sgangherata (conta il simbolo) croce di vetta procedere ancora verso nord per pochi metri fino a un anello cementato aperto e una piastrina con mailon. Con una doppia da 25 m ci si cala verticalmente fino in prossimità di una sosta su cordoni che si può saltare per proseguire verso destra (viso a monte) in un canalino, fino a un'evidente traccia su cengia. seguendo la traccia si doppia con un passo di facile arrampicata uno spigolo con un cordone per la calata. Il canale è disarrampicabile (II°) o percorribile con doppia da 35 m. Al termine del canale di costeggia la parete tenendola sulla nostra sinistra fino ad arrivare a un primo canalone detritico. Tagliare in orizzontale (ometti) e ricongiungersi al percorso di andata. Al secondo canale detritico si risale brevemente fino alla sosta con anello cementato che si era già incontrata in precedenza.
Da questo anello calarsi (20 m) nel camino sul versante opposto fino a una cengia da cui, a piedi si raggiunge un secondo anello di calata. E' anche possibile raggiungere il secondo anello direttamente con la doppia, in questo caso di 40 m. Dal secondo anello con doppia di 60 m (non un metro meno, ricordarsi i nodi) si giunge alla base della parete.
Da qui verso destra (viso a valle) si costeggia la parete per evidente traccia fino a tornare all'attacco della via da dove si percorre a ritroso il sentiero di salita.

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