roccia

18.08.2012 - Alpi Lepontine Orientali - Pizzo Ledù (2503 mt) – via del canale centrale

Gruppo: Alpi Lepontine

Regione: Lombardia

Locaità di partenza: Prà Princee 917m (Val Bodengo)

Struttura d'appoggio: Bivacco Petazzi (2248)

Esposizione: Nord fino al bivacco / Sud – Ovest la via

Sentieri utilizzati: Sentiero da Pra Princè per l’alpe di Campo (D12), bocchetta del Cannone. Dal bivacco tratta dell’alta via del Lario

Massima elevazione raggiunta: 2503 m

Dislivello Totale: 1588 m

Dislivello della via: 73 m

Difficoltà: PD-/IV-

Attrezzatura utilizzata: friends vari e cordini

Tempi di percorrenza: 1° gg. 3.30 h per bivacco Petazzi / 2° gg 0.45 h attacco - 1.5 h. la via - 4.00 discesa (fattibile in giornata)

Descrizione generale
Il seducente pizzo Ledù con la sua cresta NW-SE è la sentinella lapalissiana che assieme al Legnone, domina e incombe sul lago di Como. Il contesto paesaggistico bivacco, lago e vista, restituisce un background unico e selvaggio, che rapidamente ha fatto breccia nei nostri cuori.
La vecchia nomenclatura gli attribuiva un nome riprovevole (Sasso Marcio ), con sottile fondo di verità. La roccia a volte incoerente va tastata bene e le protezioni sono sempre da valutare attentamente. Tuttavia va evidenziato che la parete est, al contrario, presenta una morfologia diversa e una serie di placconate più solide. Dove alcuni alpinisti di grosso calibro hanno aperto vie impegantive.
Noi abbiamo percorso, una via logica che si risale uno dei tanti canali presenti rivolti a Sud, poco percettibile ma che con soli tre tiri di corda ed una calata, permette di vincere la parete sud ovest. Nessun chiodo trovato. Ancora oggi risulta difficile capire se abbiamo percorso la via normale descritta nelle guide.

Attacco, Descrizione della via
Primo giorno:
A Gordona centro (SO) acquistare il permesso ( 5 Euro ), per parcheggiare in val Bodengo.
Salire in auto fino a Prà Princèe (917 m) e parcheggiare.
Attraversare il fiume Boggia, subito dopo il ponte, svoltare a destra (palina segnaletica), giunti ad una strada consortile, proseguire per un centinaio di metri e abbandonarla in direzione Sud val Garzelli (segnavia biancorossi) fino all’omonima Alpe. Inerpicarsi sull’unico sentiero possibile, sfiorando le minacciose pareti della Caduta dei Giganti, continuare in verticale per un ora fino all’Alpe di Campo (1656 m (Favolosa), superare la piana stando a destra, risalire 100 metri poi ripiegare verso nord sulla ormai visibile bocchetta del Cannone.
Seguire segnavia e ometti su placconate appoggiate che conducono al canale ghiaioso. Risalirlo. Giunti alla bocchetta la vostra vista si illuminerà. Costeggiate il lago sulla sinistra fino al bivacco.

Secondo Giorno:
Dal bivacco, salire verso est (sentiero dell’alta via del Lario ) seguendo fedelmente i segnavia, fino ad arrivare in centro alla cresta, per poi puntare ad un canalino centrale ombreggiato da un grande masso (attacco) (vedi foto).

1° tiro:
Salire verticalmente dapprima su facili roccette poi più in verticale su caminetto stando a destra, proteggere a friends e cordini fino a raggiungere uno spuntone ( sosta 1 ). 30 m IV-.

2° tiro:
Uscire dal canalino e spostarsi in obliquo verso destra cercando di evitare il più possibile i tratti erbosi e i sassi instabili, proteggere dove possibile e arrivare in prossimità della cresta per sostare su una grossa lapide. (sosta 2) 25 m III-.

3° tiro:
Scavalcare una serie di roccette instabili, facendo attenzione,puntare in verticale e con facile arrampicata raggiungete la cima ( III-).

Discesa
Dalla Cima scendere qualche metro in disarrampicata fino alla sosta 2. Ripercorrere il tratto in diagonale con attenzione fino alla sosta 1. Dallo spuntone della sosta 1 allestire una calata (cordino di abbandono) e fare una doppia. Buon trekking di rientro.

<< elenco relazioni