roccia

25.08.2012 - Dolomiti di Cadore - Cima Piccola di Lavaredo (2857m) - Spigolo Giallo

Gruppo: Dolomiti di Cadore

Regione: Veneto

Locaità di partenza: Rifugio Auronzo (BL)

Struttura d'appoggio: Rifugio Auronzo

Esposizione: Sud Ovest

Sentieri utilizzati: in direzione E che porta verso il Rif. Lavaredo

Massima elevazione raggiunta: 2857m

Dislivello Totale: 350m

Dislivello della via: 350m

Difficoltà: VI+ / V+ A0

Attrezzatura utilizzata: serie di friends e cordini

Tempi di percorrenza: 30' per l'attacco - 6 h. la via - 1 h. 30' la discesa

Descrizione generale
Nel guardare le Cime di Lavaredo dal versante sud, la linea più ardita ed elegante che si può notare è sicuramente lo spigolo che taglia l'aria attorno alla Cima Piccola, la più orientale delle tre.
Lo spigolo suddetto è stato scelto con gusto e scalato con logica ardita da Emilio Comici nel 1933.
Mai banale , molto esposto e con passaggi atletici e strapiombanti non viene più ripetuto nel suo tracciato originale oramai da molti anni a causa della roccia malsana che si può trovare nella parte mediana della via.
Peccato perchè una volta compiuta l'ascensione rimane il gusto amaro di non aver provato l'ebrezza di Comici nell'apertura.

In via è presente una discreta chiodatura; buona sui passaggi difficili. Le soste sempre su chiodi a volte richiedono di essere rinforzati al limite con cordini per doppiare quelli vecchi.

Attacco, Descrizione della via
Dal Rifugio Auronzo su sentiero in direzione est verso il Rif Lavaredo raggiungere la vicina e ben visibile Cappella degli alpini da dove per sentiero ci si avvicina allo spigolo oramai inconfondibile.
Si attacca appena a sinistra dello spigolo in prossimità di una targa commemorativa dove parte verticale un diedro giallastro.

1° tiro:
procedere nel diedro giallo per roccia levigata per circa una 30ina di metri per sostare all'interno di esso. 9 ch, possibilità di integrare. sosta su 3 ch. con cordoni. 30 m V+

2° tiro:
proseguire nel diedro con passi non sempre facili (V) ed uscirne al suo termine con passo impegnativo (VI-) verso destra. proseguire poi fino ad un terrazzino. Diversi ch. sul tiro e sosta su 5 ch. 35 m V e VI-

3° tiro:
proseguire dritti per poi obliquare legermente a destra. Chiodi sporadici e sosta su 2 ch. 40m III+ e IV-

4° tiro:
abbiamo seguito in questo tiro più l'istinto che la relazione piegando leggermente a sinistra per giungere ad una sosta su 2 chiodi. 50m III e IV

5° tiro:
probabilmente non avendo seguito perfettamente la relazione ci siamo trovati a fare un traverso in leggera discesa verso destra inontrando un canale-camino semplice (IV-) salito verso sinistra e che ci ha riportato sull retta via. Saltando una sosta siamo giunti a quella successiva di qualche metro sopra. 35m III+ IV- .

6° tiro:
Non avendo individuato le frecce rosse indicate dalla relazione in possesso abbiamo arrampicato superando una appena accennata pancia (V) obliquando a sinistra in direzione dell'evidente diedro appena a destra dello spigolo saltando così una sosta. Questa variante non è per niente male, su riccia solida ma poco chiodata almeno nei primi 15 m. 30 m V IV

7° tiro:
questo il tiro chiave della via. arrampicare il diedro di roccia rossastra con passaggi molto belli si piccole tacche e movimenti molto divertenti. quando il diedro diventa particolarmente difficile è logico e quasi evidente l'uscita in traverso a sinistra. noi ci siamo fermati comunque alla sosta (4ch) scomodissima dentro il diedro stesso dove appunto inizia la traversata. 20 m VI+

8° tiro:
Traverso molto esposto e adrenalinico però abbastanza intuitivo usando la fessura che si nota appena sopra la sosta (V+). dopo 8 m circa salire in verticale per altri 3m (IV) fino alla sosta evidente su chiodi. Tiro cortissimo che a logica andrebbe unito al precedente. 10m V+ IV

9° tiro:
Verticalmente sullo spigolo di buona roccia (V) fino ad una sosta sempre su chiodi appena a destra dello spigolo.

10° tiro:
si parte a sx della sosta, poi verso destra seguendo il canale più facile (IV). Si supera un sosta e si prosegue. Sosta su cengia dopo una fessura di 2-3 metri.

11° tiro:
Dalla sosta obliquare a sinistra (1ch), poi su per 3 m fino a secondo chiodo. Appena sopra si vede una lama, ignorarla e andare a sinistra superando lo spigolo. in vista di un chiodo raggiungerlo e puntare alla grossa fessura a dx dove si sosta. IV+, V-, 4 Chiodi

12° tiro:
Si resta nella fessura. Passo di V in partenza poi semplice arrampicata (III) percorrendo tutta la fessura fino alla fine per spostarsi sulla sinistra e per rocce facili fino alla sosta a fix

Discesa
Dalla sosta a fix si prosegue verso sinistra viso a monte per cenge fino ad un canalino (III) che si rimonta per poi percorrere ancora altre facili ma espote cenge (III) fino ad un salto di uan decina di metri.
Si effettua una breve calata per giungere alla comoda forcella ed effettuare una serie di doppie (noi ne abbiamo effettuate 4 ma c'è la possibilità di effettuarne 3 da 60m oppure 8 da 20/25m) per arrivare nel canale (ATTENZIONE PER LA SCARICA CONTINUA DI SASSI) tra la Cima Piccola e la Grande.
Scendendo poi nel canale si giunge in breve al sentiero sottostante utilizzato per l'avvicinamento.

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