roccia

06.10.2012 - Grigna Meridionale - Giro del Fungo - Torre, Fungo e Lancia - Via Corti, Boga e Accademici

Gruppo: Prealpi Lombarde - Gruppo delle Grigne

Regione: Lombardia

Locaità di partenza: Pian dei Resinelli - (LC)

Struttura d'appoggio:

Esposizione: Prevalentemente Sud tratti a Est

Sentieri utilizzati: n. 8 (Direttissima)

Massima elevazione raggiunta: 1730 m

Dislivello Totale: 300 m per l'attacco

Dislivello della via: 220 m

Difficoltà: VII- oppure V+ e A1

Attrezzatura utilizzata: cordini per le clessidre, friend medio piccoli per eventuali integrazioni.

Tempi di percorrenza: 1 h. 30' per l'attacco - 5 h. la via - 1' h. la discesa

Descrizione generale
La Grigna Meridinale o Grignetta (meno frequentemente anche chiamata Grigan di Campione), alta 2177 m, è la seconda cima più elevata del gruppo delle Grigne dopo la Grigna Settentrinale (2410 m). L'importanza alpinistica della Grignetta deriva dall'abbondanza di torrioni, giglie e pinnacoli che ne hanno contribuito, nel corso delgli anni, a farne la plestra di roccia di grandi nomi dell'alpinismo.
Nel settore di Val Tesa si articola una dei più gettonati concatenamenti eleganti guglie de versante meridionale.
La Torre (1728 m), il Fungo (1713 m) e la Lancia (1730 m) si ergono vicine l'una all'altra lungo il sentiero "Direttissima".
La Torre e la Lancia costiturono già un concatenamento quando, il 20 Settembre 1914, vennero aperte nello stesso giorno le via Normali ad opera della cordata Eugenio Fasana, Luigi Bianghi e Carlo Prada. Cordata analoga (con Giuseppe Maccago al posto di Carlo Prada) apre anche la Normale al Fungo meno di un mese dopo (11 Ottobre 1914).
Il giro così come lo descriviamo è quello più frequentato (a volta lo si addolcisce non la Normale al Fungo al posto della Boga). La Via Corti alla Torre viene aperta il 17 Luglio 1927 (Lucio Lucini, Ennio Fontana e Giovanni Prina), la Via Boga al Fungo (o spigolo sud) il 20 Agosto 1932 (Mario Dell'Oro, Mary Varale e Giuseppe Comi) e la Via Degli Accademici il 19 Ottobre 1924 (Vitale Bramani, Italo Fasanotti e Giovanni Cereghini)
Il lavoro di richiodatura del 2003 ha reso un po' meno affascinanti queste vie che comunque conservano le linee, in gran parte originali, e un'arrampicata di grande soddifazione per continuità e bellezza dell'ambiente.
La nostra relazione (datata 2006) riportava roccia non unta non stante i numerosi passaggi, purtroppo sui due tiri più impegantivi della Boga non abbiamo trovato roccia prorpio buona da questo punto di vista.
Anche sulla gradazione della Boga non ci siamo trovati esattamente d'accordo (un poco più duro il primo tiro, poco più facile il secondo). Le soste sono tutte con 2 fittoni resinati da collegare o già collegati con catena.

Attacco, Descrizione della via
Arrivati a Lecco dalla statale SS36 prendere l'uscita per "Valsassina" e proseguire per la SS36DIR per circa 9 km. Alla rotonda proseguire dritti in direazione del Pian dei Resinelli. Gunti ai resinelli superare il parcheggio e svoltare a destra poco dopo (chiesetta). Tenere subito ancora la destra (non scendere in direzione dell'Ex Rifugio Alippi) e seguire la strada fino al suo termine.
Lasciata l'auto seguire il sentiero fino all'imboccatura del Canale Caimi (1450 m) e prendere il sentiero numero 8 (Direttissima) verso sinistra. Superare la scala metallica del Caminetto Pagani e ancora un paioi di selle. Quando si incontra la palina con l'indicazione "Torre - Fungo - Lancia" prendere la traccia a sinistra. Si ridiscende leggermente e si supera una piccola sella a sinistra. Il sentieri scende ora più ripidamente verso il Campaniletto. Continuare a scendere per ripido sentiero trascurando una traccia sulla destra. Il sentiero finisce a ridosso dell'attacco della Via Corti (2 fittoni).

VIA CORTI
1° tiro:
Si risale la spaccatura e si aggira, dopo circa tre metri, lo spigolo verso sinistra. Si prosegue su placca ben appigliata e, poi, per diedro fino a un terrazzino su cui si sosta. 35 m, IV°+ e V°, 5 fittoni.

2° tiro:
Traversare a sinistra per circa 3 metri. Risalire un piccolo strabiombino e seguire la linea evidente lungo la fessura che porta fino in vetta. IV°+, V°, 3 fittoni, 3 chiodi.

In conserva rimontare sopra la sosta e ridiscendere un paio di metri (sinistra). Aggirare a destra il grosso masso con la Madonnina sulla sommità e proseguire fino al termine del tratto pianeggiante. Sosta per la calata su fittoni con catena a anello. Con due doppie da 35-40 m si raggiunge la base del fungo. La sosta si trova su un terrazzino all'inizione dello spigolo sud.

VIA BOGA
1° tiro:
Dalla sosta risalire verticalmente fino a un terrazino dove inizia un diedro bianco che rappresenta il tratto più impegnativo del tiro. Tra fittoni e vecchi chiodi il diedro all'inizio presenta abbondanza di chiodatura. Sul finire una paio di passi hanno chiodatura più lunga (comunque sufficiente per garatire ottima protezione), se si volesse procedere in artificiale in questo tratto credimao che un cordino come staffa vada usato. Le buone protezioni permettono counque di "osare" la libera con una certa tranquillità. Spostarsi ancora con passi impegantivi sulla sinistra e vincere uno strapiomobo ben appigliato. Da qui si procede su roccie più facili, con posssibilità di proteggere su clessidre, fino in sosta. 30 m, VII°- oppure V°+/A1 e IV°, 4 fittoni, 5 chiodi, 1 clessidra attrezzata.

2° tiro:
Risalire la difficile placca sopra la sosta (3 chiodi). Superata la placca l'arrampicata di fa più facile fino a un muretto di V°+. Poi ancora per terreno facile fino alla sosta situata sotto gli strapiombi gialli. 40 m, VII°- oppure V°+/A0, IV° e V°+, 2 fittoni, 5 chiodi.

3° tiro:
Aggirare lo spigolo a destra della sosta con passo molto esposto. Risalire in verticale su roccia molto appigliata e con numerose possibilità di integrare. 40 m, IV° 2 fittoni.

A circa un metro e mezzo dalla sosta si trova la sosta di calata. Si esegue una doppia di circa 30 m (15 m nel vuoto) e si raggiunge la forcella tra Fungo e Lancia. Una sosta su due fittoni indica l'inizio della Via Accademici

VIA ACCADEMICI
1° tiro:
Risalire la cresta direttamente sopra la sosta. All'inizio se eseguono dei saliscendi su cui si incotra una clessidra con cordino. A nostro avviso meglio non usarla (fittone poco dopo) per evitare inutili fatiche nel tirare la corda. Si supera la paretina a sinistra dello spigolo e si raggiunge la cima con facile arrampicata. 50 m, III°, IV°, 3 fittoni, 1 chiodo, 1 clessidra con cordino.

Dalla sosta ci si cala tra la Lancia e la Torre. Lanciare le corde legermente a destra (viso a monte) rispetto alla verticale dalla sosta per evitare che cadano dal lato sbagliato della selletta sottostante. Proseguire la calata fino alla selletta tra Torre e Campanletto. Da qui con disarrampicata elementare si torna brevemente all'attacco della Corti. Con corde da 60 m si può evitare il tratto in disarrampicata, ma si rende il recupero delle corde un po' più faticoso.

Discesa:
Seguire il sentiero di avvicinamento a ritroso.

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