roccia

20.10.2012 - Trentino - Arco di Trento - Pian della Paia, settore Dain - Via Cesare Levis

Gruppo: Prealpi Trentine

Regione: Trentino Alto Adige

Locaità di partenza: Arco di Trento - (TR)

Struttura d'appoggio: Zoo Camping

Esposizione: sud

Massima elevazione raggiunta: 645 m circa

Dislivello avvicinamento: 150 m

Dislivello della via: 240 m

Difficoltà: VI in libera o V+/A0

Attrezzatura utilizzata: friend e dadi

Tempi di percorrenza: 45' per l'attacco - 3 h per la via - 1 h il rientro alla macchina

Descrizione generale
Il Pian della Paia è un altipiano boscoso quache km a nord di Arco di Trento all'ingresso della valle del Sarca.
E' suddiviso in tre settori che lo caratterizzano per conformità: la Parete Ghandi dove sono presenti vie di placca, il Transatlantico dove sono state tracciate vie sportive di elevata difficoltà e la parete Dain che è percorsa da numerosi diedri e fessure.
Su questa parete esposta a sud si snoda la via forse più famosa e comunque molto ripetuta della zona: la via Cesare Levis.
Aperta da Maurizio Manolo Zanolla (il Mago), G Groaz e M. Furlani nel 1978 si snoda lungo uno degli evidenti diedri, più precisamente il primo a destra del diedro interrotto a metà da tre grossi tetti uno seguito dall'altro.
A mio giudizio si tratta di una via molto elegante dove l'esposizione rende il tutto ancora più emozionante, che presenta passaggi atletici alternati a passaggi tecnici.
A causa delle numerosissime ripetizioni la roccia è particolarmente levigata in alcuni punti e comunque non sempre molto salda ma comunque ne vale proprio la pena.
Assolutamente una via di grande bellezza e soddisfazione.

Attacco, Descrizione della via
Da Arco risalire la valle del Sarca e poco prima di Pietramurata svoltare a sinistra in direzione dell'hotel Ciclamino e la pista da motocross subito affianco. Parcheggiare tra i due (ampio parcheggio sterrato) e proseguire sulla stradina sempre sterrata parallela alla statale che porta prima di fronte alla pista di moto e poi costeggiando dei campi.
Da questa posizione è già possibile vedere il tracciato della via.
Tra il campo di ulivi e le vigne, proseguire su una traccia verso destra e proseguire tenendo la destra.
Si giungerà proprio giusto sotto la parete e la parte basale composta da uno zoccolo erboso.
Risalire la rampa alberata con qualche passo di arrampicata fino a raggiungere un terrazzo sotto una paretina friabile dove ci si lega.
Effettuare una sosta su radici, mentre più in basso è possibile sfruttare una sosta su spit.

1° tiro:
salire lo spigolo a destra della paretina friabile e per balze erbose fino a raggiungere un boschetto sospeso.
Sostare su di un albero con cordino, prima di raggiungere l'evidente pilastro staccato. 50m IV° III° 1 cordino su albero.

2° tiro:
ingnorare le tracce verso destra e risalire a sinistra delle roccette erbose sino a raggiungere un pulpito. Sostare su albero. 20m II° III°

3° tiro:
in obliquo sulla destra per rocce facili fino ad entrare in un diedro canale nel quale s supera un albero (passaggio scomodo). Proseguire nel diedro fino a sbucare su di un terrazzino comodo appena a destra.
Attenzione ai sassi instalbili. 40m IV° V° 1 friend incastrato 1 cordino 3 chiodi.

4° tiro:
proseguire alla sinistra nel diedro proprio sotto il grande tetto che determina il tiro passaggio chiave della via.
Procedendo prima nella direttiva del diedro poi obliquando verso sinistra fin proprio sotto il tetto; a questo punto traversare nuovamente verso destra e sfruttare sopra il tetto una grossa fessura per le mani. Questo passaggio è ben chiodato e con un po' di forza bruta azzerabile grazie ad un cordone che scende proprio dalla fessura. Sostare poco dopo su 2 chiodi. 30m V°+ VI° oppure V°+ e A0. 4 chiodi 1 dado incastrato

5° tiro:
salire ancora nel diedro per poi uscire a destra sulla placca. Rientrare di seguito nel diedro fino alla sosta situata in una nicchia. 35m V°+ 4 chiodi 1 nut incastrato

6° tiro:
sfruttare la fessura a sinistra per poi rientrare nel diedro e seguirlo sino ad un comodo terrazzino sempre sulla sinistra dove è attrezzata una sosta su 2 chiodi con cordone. 45m V° V°+ 7 chiodi 1 nut incastrato 1 cordone in clessidra.

7° tiro:
continuare per il diedro e giunti ad un tettino aggirarlo sulla sinistra con passo in strapiombo ma ben appigliato fino ad un terrazzino con sosta su 2 spit. 50m V° V°+ V° 4 chiodi.

8° tiro:
probabilmente non la linea originale ma forse la più evidente e logic.a
Spostati a sinistra di qualche metro e individuati un paio di chiodi saliamo il diedrino appena pronunciato e poi su placca con roccia non sempre ben salda fino ad un paio di terrazzini appena sotto l'atipiano boscoso. 60 m IV° V° III° 2 chiodi 1 clessidra.

Discesa

Dalla fine della via seguire il sentiero verso destra viso a monte sino ad un ampio spiazzo. Addentrati nel bosco si raggiunge la strada carrozzabile che porta sulla statale.
Dalla carrozzabile è possibile scendere per sentieri tracciati con bolli rossi. In basso incrocerete una palina con indicazioni per la ferrata Che Guevara dove prendendo a destra ci si riporta dietro l'hotel Ciclamino.

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