roccia

31.08.2013 - Grignetta - Magnaghi Centrale (2045m) e Settentrionale (2078m) - Via Butta e Lecco

Gruppo: Prealpi Lombarde

Regione: Lombardia

Locaità di partenza: Pian dei Resinelli - (LC)

Struttura d'appoggio: Rif. Porta

Esposizione: est e sud

Senieri percorsi: tratto iniziale della Cresta Cermenati- raccordo per il Canalone Porta

Massima elevazione raggiunta: 2078m

Dislivello avvicinamento: 630 m

Dislivello della via: 140 + 130 m

Difficoltà: VI+ in libera o V+/A0

Attrezzatura utilizzata: friend e cordini

Tempi di percorrenza: 1h per l'attacco - 3 h per le vie - 1h e 30' il rientro alla macchina

Descrizione generale
Già da tempo avevamo in mente questa via sul Secondo Magnaghi in Grignetta.
Aperta nel 1944 da Butta e Stella, purtroppo franata per le prime lunghezze, consta oggi di una variante d'attacco che prevede il primo tiro in comune con la vicina Gandin.
Resta comunque molto interessante sia per il traverso aperto da Balatti e socio nel 1968, sia per i due tiri successivi, anche se un po' più facili, che sfruttano un diedro fessurato.
Roccia generalmente belle e itinerario direi ottimo.
Come ogni via sui Magnaghi l'ultimo è semplicemente un raccordo verso la vetta.
La prosecuzione logica è quella di scendere alla forcella GLASG e proseguire per una delle vie al Magnaghi Settentrinale come abbiamo fatto noi per la Via Lecco, classico, divertente e facile percorso di arrampicata.

Attacco, Descrizione della via
Da Pian dei Resinelli giungere al Rif. Porta e proseguire per la cresta Cermenati.
Dopo circa 500m di dislivello si giunge alla palina che indica verso destra il settore dei Magnaghi e il Canalone Porta.
Superare la forcella appena dopo il Sigaro e il Primo Magnaghi e risalire per tracce affianco alla parete est del gruppo.
Dopo il canale che divide il Meridionale (o primo Magnaghi) e il Centrale, proprio sotto uno pilastrino parte la via Butta. Visibile subito un resinato.
Riattrezzata con fittoni resinati (anche se a mio giudizio strettamente personale preferirei vedere le vie classiche attrezzate come d'origine) risulta ben protetta e comunque dove necessario facilmente integrabile con friend e cordini per le innumerevoli clessidre.

1° tiro:
salire la placchetta facile e rimontare lo spigolo del pilastrino verso destra per poi spostarsi sulla sinistra ed approdare ad un comodo terrazzino con sosta su 2 resinati da attrezzare.
45m IV°+ III° 1 3 fittoni 2 chiodi vecchi.

2° tiro:
da qui si dividono la Gandin, che sale nel diedro soprastante la sosta, e la Butta che invece prosegue con superbo traverso verso sinistra con qualche movimento in discesa. Ben protetto con fittoni e chiodo vecchio si approda ad inizio della fessura diedro che sale quasi verticale e dove si trova la sosta sempre a resinati da attrezzare.
15m VI+ oppure V+ A0. 5 fittoni 1 clessidra con cordone 1 chiodo vecchio.

3° tiro:
lasciare la scomoda sosta e proseguire appena a sinistra della fessura diedro che prosegue in leggero obliquo verso sinistra. Non farsi trarre in inganno dagli spit che si vedono un paio di metri a sinistra.
Superare un passaggio in leggero strapiombo (grossa clessidra) e proseguire fino a che la fessura diventa un caminetto dove alla sua destra è possibile notare la sosta da attrezzare alla base di un altro pilastrino
35m V°+ IV°+ 1 fittone 2 chiodi vecchi.

4° tiro:
dalla sosta proseguire ancora nel diedro camino fino a superare un altro passo appena aggettante. Sfruttare le prese e gli appoggi sia a destra che a sinistra del diedro. Appena sopra obliquare poi verso sinistra nel camino più aperto per sostare alla sua destra dopo una decina di metri.
40m V° IV° 4 fittoni 2 chiodi

5° tiro:
di raccordo verso la vetta; affrontare un altro caminetto molto facile per poi camminare stando attenti ai sassi mobili dopositati sulla varie cenge.
50m 1 fittone III° II°

Da qui seguendo la cresta per qualche metro verso nord-est si prosegue in leggera discesa con facili passi di disarrampicata fino ad una possibile calata all'interno di un canalino che da verso ovest (destra viso a monte).
Noi abbiamo proseguito slegati per passaggi di II fino ad incrociare sulla cengia bassa e le corde metalliche che con traverso di 40 m circa deposita alla forcella GLASG.
Da qui parte la via Lecco.

1° tiro:
in obliquo verso sinistra seguendo una fessura per qualche metro e dopo circa 35m traversando decisamente a sinistra per doppiare lo spigolo e raggiungere la sosta con 2 fittoni collegati da catena e anello di calata. 40m III° IV° 3 fittoni 1 chiodo

2° tiro:
in traverso per circa 5m e poi dritti per la bella placchetta da interpretare con mivimento da sinistra verso destro per giungere sullo spigolo dove le difficoltà diminuiscono. Da qui con pochi passaggi alla sosta sempre su fittoni e catena su un terrazzino comodo. 25m IV°+ 2 fittoni

3° tiro:
appena sopra la sosta seguire la corta placca a destra di un diedrino, rimontare lo spigolo sempre da sinistra verso destra e prosegure per la cresta sud con passaggi fino alla sosta da attrezzare posta sulla faccia sinistra di un grosso sasso. 30m III° 2 fittoni.

4° tiro:
aggirare il prossimo spuntone a destra e ridiscendere per 1 m su una cengetta da dove si prosegue per semplice diedrino fino in vetta. 35m II°

Discesa

La discesa dal torrione Magnaghi Settentrionale è molto semplice ed elementare. Si percorre il sentiero che porta ad un bivio dove a sinistra si prosegue per la vetta della Grgna Meridionale per poi scendere dalla cresta Cermenati, oppure a destra per un breve canalino con qualche fune metallica per arrivare alla cresta Sinigaglia e in meno di un'ora alla macchina sotto il Rif Porta.
E' possibile scendere direttamente anche dalla vetta del Centrale giungendo sempre alla forcella GLASG da dove si prosegue verso nl canalino ad est e per cengia dove si incontra una calata nel canale sottostante. Da qui tagliando sempre verso levante si ritorna ai sentieri di accesso alla parete est del gruppo.

<< elenco relazioni