roccia

15.08.2013 - Bergseeschijen (2815 m) - Via Esther

Gruppo: Alpi Urane

Regione: Canton Uri (CH)

Località di partenza: Goeschener Tal - Parcheggio lago Goescheneralpsee - 1782 m

Struttura d'appoggio: Bergsee Huette

Esposizione: Sud

Sentieri percorsi:

Massima elevazione raggiunta: 2815 m

Dislivello Totale: 1033 m

Dislivello della via: 300 m

Difficoltà: 6a, 5c+ obbligato

Attrezzatura utilizzata: Normale da arrampicata più friend medio piccoli

Tempi di percorrenza: 1h 45' per l'attacco - 4 h. la via - 1h 15' la discesa.

Descrizione generale
La Goeschener Tal è una ben nota valle del Canton Uri che conserva alcune delle più belle montagne della zona per l'arrampicata su granito. Particolarmente valido è il versante sinistro orografico della valle, dove le pareti si affacciano verso sud e beneficiano dell'irraggiamento del sole. La più famosa delle montagne della valle è certamente il Salbitschijen (2981 m) con l'eccezionale itinerario che percorre la cresta sud. In questa zona la qualità della roccia è molto elevata sia per aderenza che per solidità, le chiodature sono, in genere, a spit non troppo distanziati, ma sempre meglio verificare prima di percorre una via.
Non fa eccezione il Bergseeschijen le cui pareti ovest e sud dominano la conca nella quale si trovano la Bergseehuette e l'omonimo lago.

Attacco, Descrizione della via
Arrivando dall'Italia si supera il tunnel del Gottardo e si esce subito in direzione di Goeshenen. Seguendo le indicazioni si percorre tutta la Goeschener Tal fino al suo termine dove si trova un ampio parcheggio a pagamento (noi abbiamo pagato 8 CHF per circa 7 ore). Si lascia il parcheggio seguendo le indicazioni per la Bergseehuette che si lambisce lungo l'itinerario di salita. Giunti a una grande croce si procede lungo la pietraia aggirando sulla sinistra l'evidente avancorpo del Bergseeschijen (tracce di sentiero ben evidenti). Giunti in corrispondenza dell'attacco della cresta sud si procede per ampia cengia verso destra (viso a monte) fino all'attacco della via Esther (50-100 m più avanti in corrispondenza di un ben evidente diedro.
1° tiro:
Si rimonta direttamente la placca appoggiata sopra l'attacco della via. I primi spit sono già evidenti. Obliquare leggermente a destra per poi ritornare verso sinistra, circa a metà tiro, con passi più delicati. Poi in verticale fino alla sosta alla base del tetto evidente. 30 m; 5b; 7 spit.

2° tiro:
Dalla sosta traversare orizzontalmente sotto al tetto (spit sopra di esso) fino a raggiungere il diedro. Da qui rimontare verticalmente per pochi passi e scavalcare lo spigolo a destra appena possibile per rinviare su uno spuntone con cordone. Risalire lungo la linea dello spigolo, leggermente sulla sinistra, con passi impegnativi sino alla sosta. 30 m; 6a; 7 spit e 1 spuntone con cordone.

3° tiro:
Risalire in leggero diagonale verso destra su roccia verticale, ma ben appigliata. Seguendo la linea più logica si torna leggermente a sinistra per uscire su placche più appoggiate e semplici. Lungo le placche fino alla sosta. 30 m; 5b; 2 spit.

4° e 5° tiro:
Tiri che, con corde da 60 m, abbiamo concatenato. Il terzo tiro è un canale di raccordo di 3c che sale leggerete a sinistra e poi, per placche, a destra. Dalla sosta si prosegue in diagonale a sinistra fin dentro a un diedro appoggiato per i primi 10 metri. Poi più in verticale su bellissime lame fino alla sosta. 20 m + 40 m; 3c e 5b; 2 spit, 1 sosta intermedia, 6 spit.

6° tiro:
Lunghezza non difficile, ma chiodata radamente. Si risale in verticale dalla sosta per belle lame fino a un passaggio delicato di aderenza (5b) molto lontano dall'ultimo spit. Poi si recupera il filo dello spigolo che si segue fino in sosta. Ignorare la sosta un paio di metri a sinistra dello spigolo, che è della via accanto, la sosta corretta si trova proseguendo lungo lo spigolo per altri tre o quatto metri. 40 m; 5a e un passo di 5b; 4 spit e un anello cementato.

7° tiro:
Tiro di raccordo. Risalire dalla sosta e scavalcare l'intaglio e stacca dal diedro appoggiato. Seguire il diedro fino a una sosta su anellone cementato alla base di una placca. 20 m; 4a; 1 spit.

8° tiro:
Rimontare la placca fino a un vecchio chiodo poco sopra il primo spit, qui traversare a sinistra per seguire il diedro da superare con passi delicati. Trascurare la linea di spit che corre a sinistra e tenersi sullo spigolo verso destra fino in sosta. 30 m; 4c; 4 spit.

9° tiro:
Salire verticalmente la placca fino a una bella fessura orizzontale che si usa per traversare a destra. Si prosegue per rocce più semplici fino a una sosta su un anellone cementato. 30 m; 4b; 3 spit e un friend incastrato.

10° tiro:
Primo passo ostico per agguantare una bella lametta a sinistra della sosta. Poi per rocce più facili lungo la cresta e aggirando un torrino dopo il quale si ridiscende per un paio di passi. 35 m; 4a; 1 spit e 2 vecchi cordoni.

Da qui si segue la cresta fino alla croce di vetta distante una settantina di metri.

Discesa
Dalla vetta si scende lungo la direzione della cresta est restando sul suo lato settentrionale, a tratti con cavi metallici. Seguire i segni bianco azzurri fino a giungere ai cartelli per la Voralpuette (proseguendo al discesa) e per il Bergseeschijen (direzione da cui proveniamo). In corrispondenza di questa segnalazione scavalcare la selletta sulla cresta est (a sinistra scendendo) do si trova il cartello per la Bergseehuette e i cavi metallici che aiutano la discesa. Terminata la bastionata attrezzata, si torna verso al grande croce per detriti seguendo i segni bianco azzurri. Dalla croce si ripercorre il sentiero di salita.

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