roccia

12.07.2014 - Zucco di Pesciola (2096 m) - Via La Bella Addormentata e Silvy

Gruppo: Alpi Bergamasche

Regione: Lombardia

Località di partenza: Piani Di Bobbio (1172 m)

Struttura d'appoggio: vari struture ai Piani di Bobbio

Esposizione: Sud Est

Sentieri percorsi: sentiero per il rifugio lecco e da qui il sentiero degli stradini

Massima elevazione raggiunta: 2096 m

Dislivello Totale: 1550 m

Dislivello della via: 350 m

Difficoltà: 6b/6a e A0

Attrezzatura utilizzata: Normale da arrampicata più scelta di Friend medio piccoli, cordini per allestire le soste

Tempi di percorrenza: 1h dall'arrivo ai Piani di Bobbio all'attacco - 3h entrambe le vie - 30' la discesa agli impianti

Descrizione generale
Con la pioggia che quest'anno ha deciso di non darci mai tregua, la scelta delle arrampicate praticabili nei giorni di libertà in cui ci è concesso praticare, viene limitata, ma un bel posto lo si trova sempre.
Previsioni con temporali a partire dal primo pomeriggio ci portano a guarare vicino e in questo caso incuriositi da queste due belle guglie slanciate allo Zucco di Pesciola non molto frequentate all'apparenza: la Torre della Luna e la Torre dei Poeti ci porteranno a due passi dalla cima principale.


Attacco, Descrizione della via
Una volta a Barzio e presa la cabinovia per i Piani di Bobbio, si seguono le indicazioni per il rifugio Lecco, che aggirato ci consegna al sentiero degli Stradini, che passando la forccella a sud ci porta sul versante Bergamasco della zona.
Si prosegue in costa fino a una cinquantina di metri dopo le indicazioni per la ferrata e una decina prima di aggirare il costone, in prossimatà di un evidente conoide detritico che va risalito per circa 100m fino a notare sulla sinistra una bella placchetta alta circa una decina di metri. Alla base, sulla cengia erbosa, il nome della via.

La Bella Addormentata - Torre della Luna

1° tiro:
superare la placchetta iniziale leggermente da sinistra per rientrare in leggero obliquo a destra. Superare dei balzi fino alla sosta su spit e anello di calata. 1 chiodo, 2 spit - 30 m - 5b

2° tiro:
seguire un diedrino a destra per poi rimontare ancora per rocce gradinate a destra dove si sosta su comoda cengia. 1 chiodo - 25m - III

3° tiro:
stupenda placca su roccia grinzosa con buchini e piccole fessure orizzontali, superare il leggero spanciamento direttamente e seguire leggermente a sinistra un fessura più grossa fino alla sosta sempre su spit con anello di calata. 3 spit, 1 chiodo - 35m - 5c

4° tiro:
aggirare lo sperone che si ha di fronte da sinistra con passi abbastanza semplici e rimontare lo spigoletto che da sinistra porta a destra per giungere su terreno più facile, questa volta con andamento verso destra, alla cengia con sosta. 2 spit 1 chiodo - 35m - 5c

5° tiro:
procedere dritto sulla placca lavorata e bucata sempre con grip fantastico fino a sbucare su terreno più semplice all'estrema sommità del torrione dove si sosta. 2 spit - 30m - 5c

da qui è possibile calarsi o proseguire, come abbiamo fatto noi sperando che le 2 gocce cadute sull'ultimo tiro fossero solo uno scherzo, fino alle strutture soprastanti e sbucare in vetta al Pesciola.
Proseguiro quindi viso a monte verso sinistra e salire su pratoni alla torre dei Poeti che rimane sulla destra del prato. Attacco a destra dell'avancorpo segnalato da ometto.

Silvy - Torre dei Poeti 6° tiro:
Si risale il diedrino facile sino sotto la placca che va superata obliquando a destra con bei movimenti e comode prese, per poi risalire il caminetto appena accennato alla sosta da attrezzare verso destra. 2 spit, 1 chiodo - 40m - 5c

7° tiro:
si risale la bella placca puntando ad uno strapiombino e poi ancora dritti per spigolo fino alla sosta posta sotto la ferrura aggettante. 1 spit , 1 chiodo - 30m - 6a
8° tiro:
tiro chiave del concatenamento; si deve vincere la fessura con dei bei movimenti per ben equilibrarsi e sfruttare al meglio la spaccatura. Poi uscita più fisica su belle prese. Ancora dritti su rocce più semplici fino alla sosta. 3 spit, 1 chiodo - 25m - 6b / 6a e A0

9 -10° tiro:
noi li abbiamo concatenati perchè oramai pioveva sul serio ed era meglio uscire prima si bagnasse definitivamente tutto. salire la placca a destra dove si trova un chiodo concordone e poi ancora una bella placca a buchi fino alla sosta sommitale. 1 spit , 1 chiodo con cordone - 60m - 5a

Discesa
Da qui si ridiscende una paio di metri in disarrampicata fino ad un intaglio da dove è visibile la vetta e il sentiero di discesa che con direzione nord-est porta all'imbocco superiore del canale dei Camosci.
Si ridiscende quest'ultimo per tracce (se necessario per la quantità di neve possibilità di doppia su anello dall'imbocco sulla destra viso a valle) fino a rientrare nel vallone e su sentiero tornare al Rifugio Lecco e alla cabinovia. 30 min.

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