roccia

19.07.2014 - III Torre del Sella (2696 m) - Combinazione Via Runggaldier/Senoner e Vinatzer/Peristi

Gruppo: Dolomiti

Regione: Trentino

Località di partenza: Passo Sella

Struttura d'appoggio: Le strutture del Passo Sella, avvicinamento brevissimo

Esposizione: Ovest

Sentieri percorsi: 649

Massima elevazione raggiunta: 2696 m

Dislivello Totale: 456 m

Dislivello della via: 350 m

Difficoltà: Prevalentemente IV e V, un passaggio di VI+ sulla Runggaldier e uno di VI- sulla Vinatzer/Peristi

Attrezzatura utilizzata: 8 Rinvii, serie di friends, nut, martello e chiodi consigliati

Tempi di percorrenza: 30 min all'attacco - 6 h la via - 2h la discesa.

Descrizione generale
La III Torre del Sella non ha bisogno di presentazioni, si erge sul versante gardenese del Passo Sella ed è uno primi baluardi del Gruppo del Sella, castello di roccia che cambia il suo aspetto a seconda del punto di visione. Risalendo il Passo dal versante fassano la terza Torre è quasi non si nota se non per la cima che ogni si distingue dal Piz Ciavazez e dalla Seconda Torre. Sul lato gardenese, invece, la Torre mostra la sua imponente parete Ovest solcata dalla cengia elicoidale su cui risale la via Normale e utilizzata come sentiero di discesa.
Su questa parete hanno tracciato le vie che oggi abbiamo combinato le cordate di Giovanni Battista Vinatzer e Vinzenz Peristi nel 1935 e di Mario Senoner con Runggaldier nell'estate del 1962. La via Runggaldier/Senoner è meno frequentata ed è consigliabile avere chiodi e martello almeno per ribattere o rinforzare le soste, dalla (unica che abbiamo trovato) relazione in nostro possesso dopo la cengia la roccia diventa più friabile e, per questa ragione, abbiamo preferito percorrere la Vinatzer/Peristi nella parte alta. Questa soluzione permette, inoltre, di percorrere il bellissimo Tiro chiave della Vinatzer/Peristi.

Attacco, Descrizione della via
Dal Passo Sella imboccare il sentiero 649 verso la via ferrata delle Mesules, il sentiero passa sotto la caratteristica "locomotiva" e porta a ridosso del versante Ovest delle Torri. Per traccia su ghiaione si raggiunge la base della parete; l'attacco della via si trova una cinquantina di metri a destra del piede dello spigolo, in corrispondenza di una cengia che risale in diagonale verso sinistra. Si risale la cengia e si individua facilmente il caminetto del primo tiro (nessun chiodo visibile). 30 minuti circa dal Passo Sella.

1° tiro:
Risalire verticalmente il caminetto al termine del quale si trova un chiodo. Dal chiodo si prosegue con leggera diagonale a destra fino alla sosta su 2 chiodi. 35 m; IV- e IV+; 1 chiodo.

2° tiro:
Rimontare la facile placca fino a ridosso del parte sovrastante più verticale. Da qui traversare verso sinistra fino a trovare 2 chiodi vicini, traversare ancora un pochi metri e aggirare lo spigolo. Risalire ora puntando a un chiodo cono cordone un po' sulla destra (già visibile, sulla verticale, dai due chiodi precedenti). Obliquare ancora a destra, con passi inizialmente delicati poi più facilmente, fino a una cengia dove troviamo un chiodo nuovo; percorrerla verso destra fino a un facile canale che porta alla sosta su 2 chiodi. 35 m; IV- e V- una coppia di chiodo più altri 2 chiodi.

3° tiro:
Traversare leggermente a sinistra della sosta e rimontare uno strapiombino con chiodo. Puntare a destra di una evidente nicchia dove si vede un cordone con clessidra da non raggiungere. Obliquare, invece, verso destra per facile canalino fino a raggiungere una sosta su due chiodo appena sopra uno spuntone molto utile per il rinforzo della sosta. 30 m; IV- e IV+; 1 chiodo, 1 cordone su clessidra.

4° tiro:
Si traversa leggermente a sinistra per entrare nel canale giallo che si risale agevolmente fino a pochi metri da una sosta intermedia. Si guadagna la sosta con passi più delicati (nel nostro caso anche un po' bagnati dall'acqua che percola dal sovrastante tetto). Abbandonare la sosta traversando verso destra in direzione di un visibile chiodo. Qui la nostra relazione indicava la possibilità di eseguire il passo in A0; a nostro avviso i due passi duri sono forse fattibili in artificiale, ma certamente non con grado A0. Traversare ancora verso destra fino a una scomoda sosta su due chiodi decisamente da rinforzare. 40 m; IV e -V fino alla sosta intermedia, 2 passi di VI+ poi ancora IV; 4 chiodi, una sosta intermedia, 1 chiodo.

5° tiro:
Dritti sopra la sosta dove si trova un chiodo ripiegato dopo circa 4 metri. Ancora dritti per caminetto con chiodo. Superato il caminetto il terreno diventa più facile, ma meno evidente la linea. Puntare in obliquo verso lo spigolo della Torre (sinistra) alla ricerca di una sosta. Noi abbiamo trovato un chiodo singolo sul quale abbiamo costruito al sosta. 25 m; III, V il caminetto; 2 chiodi.

6° tiro:
Proseguire restando a destra dello spigolo con arrampicata facile fino a incontrare la sosta. 25 m, III e IV, nessun chiodo.

7° tiro:
Ancora a destra dello spigolo fino a raggiungere la cengia elicoidale sui si costruisce la sosta. 55 m, IV+, 2 chiodi.

Raggiunta la cengia ci sposta circa 15 m sulla destra fino all'inconfondibile fessura del tiro della Vinatzer/Peristi, visibili i cordoni sui chiodi sotto al tetto. Dalla cengia è anche possibile ridiscendere percorrendo al via Normale.

8° tiro:
Si tratta del tiro chiave della Vinatzer/Peristi, benché nella combinazione con la Runggaldier/Senoner il passaggio chiave sia il traverso della quarta lunghezza. Si risale la placca (V-) alta poco meno di una decina di metri e solcata da una fessura che permette di proteggere con friends (0,75 e 1 BD). Al suo termine troviamo 2 chiodo (e un cuneo con sola valenza storica) che proteggono la bellissima uscita dal tetto (VI-) che si vince verso destra su belli appigli. Appena oltre i tetto si trova un chiodo. Risalire il caminetto leggermente alla nostra destra al termine del quale troviamo un chiodo e poco oltre, sulla destra, la sosta su 2 chiodi. 30 m; V-, VI- e IV; 4 chiodi.

9° tiro:
Risalire il giallo diedro a sinistra della sosta e percorrerlo per una ventina di metri fino a dove, obliquando a destra, si individuano 2 chiodi un po' nascosti su cui si sosta. 25 m; IV/IV+; 2 chiodi.

10° tiro:
Proseguire nel diedro sopra la sosta fino a incontrare una nuova sosta su 2 chiodi. 25 m; IV; nessun chiodo.

11° tiro:
Ancora sopra la sosta ora per camino, superato il quale si aggira un spigolo a destra e si guadagna una cengia. Percorrerla ancora verso destra fino a sostare su un anello cementato. 30 m; IV; 1 chiodo.

12° tiro:
Proseguire per l'ampio camino fino a incontrare una clessidra attrezzata al suo termine. Puntare a un masso incastrato sulla destra e superarlo accedendo a una cengia. Portarsi alla base di una fessura con chiodo e cordone su sasso incastrato alla base. Risalire con pochi passi più delicati la fessura (V-) per qualche metro fino a dove diventa più aperta e appoggiata. Seguirla e superare dei massi incastrati (non tutti ben saldi!) oltre i quali si sosta su spuntoni su un comode e panoramico terrazzino. 40 m; IV con passaggio di V-; 1 chiodo e una clessidra attrezzata.

13° tiro:
Rimontare le facili rocce sovrastanti fino a giungere sul panettone sommitale che si percorre fino all'ometto della vetta. 65 m; III e I, nessun chiodo.

Discesa
Dalla vetta scendere pochi metri in direzione opposta a quella di salita fino a un ometto. Per traccia piegare a sinistra fino a un anello di calata. Con una doppia da 25 m dopo avere superato una sosta intermedia con targa, si raggiunge una ulteriore traccia (bolli rossi) della via Normale. A questo punto seguire la traccia di discesa: noi ci siamo tenuti verso al parete (sinistra nella direzione di discesa) fino a incontrare una serie di doppie da 25-30 m che portano fino a un canale detritico che porta alla cengia elicoidale. In realtà è possibile stare più a destra su traccia e disarrampicando tratti di II, evitando così le doppie (soluzione che non abbiamo provato). Comunque, una volta arrivati nel canale seguire la cengia elicoidale (inizialmente stretta) fino a giungere nel canale tra la Seconda e la Terza Torre. Da qui con 4 doppie da 25-30 m si torna sui ghiaioni alla base delle Torri, si ritorna sul sentiero 649 e in breve al Passo Sella

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