roccia

27.09.2014 - Avancorpo del Poncione di Cassina Baggio (2621 m) - Via Dr. Gruen Nils

Gruppo: Alpi Lepontine - Poncione di Cassina Baggio

Regione: Canton Ticino (CH)

Località di partenza: Strada del passo Nuefenen da Airolo

Struttura d'appoggio: Capanna Piansecco (http://www.casbellinzona.ch/new/index.php?option=com_content&view=article&id=50:capanna-piansecco&catid=39:capanne&Itemid=58) se si parte da All'Acqua

Esposizione: Sud

Sentieri utilizzati:

Massima elevazione raggiunta: 2621 m

Dislivello Totale: 600 m

Dislivello della via: 400 m

Difficoltà: 6a+ o 5c+/A0

Attrezzatura utilizzata: Normale da arrampicata. 10 rinvii. Meglio corde da 60 m anche se percorribile con le 50 m

Tempi di percorrenza: 1 h per l'attacco - 5 h la via - 2 h 30' la discesa la discesa

Descrizione generale
Sull'avancorpo meridionale del Poncione di Cassina Baggio si snodato vari itinerari ben chiodati a spit su roccia solida e ruvida. Queste caratteristiche rendono la parete piuttosto frequentate soprattutto nella mezza stagione, quando la favorevole esposizione a sud permette di arrampicare con temperature più che gradevoli. Oltre alle più frequentate vie "Piccadilly" e "Tanti Auguri" si trova Dr. Gruen Nils. Probabilmente la linea più bella dell'avancorpo, aperta da Ruedi Bueschlen e Juerg von Kaenel nel 1992, la via è molto continua nel grado ed estremamente varia nella tipologia dell'arrampicata con tratti di aderenza, fessure, diedri e placche articolate. Come tutte le vie dell'avancorpo è caratterizzata dalla prima metà più appoggiata e la seconda più ripida.
Le ben tre guide che avevamo con noi indicano l'attacco a destra di Piccadilly e Herbstwind: questo ci ha portati a percorre una variante del primo e secondo tiro. Più corretto è attaccare in corrispondenza di Piccadilly e tenere subito il lato destro per entrare un diedro che riporta a sinistra fino alla sosta in comune con Piccadilly.
Le soste sono attrezzate con 2 spit, cordone e anello di calata. Non è necessario alcun materiale per integrare.

Attacco, Descrizione della via
Raggiungere Airolo ed uscire prima del tunnel del San Gottardo. Risalire verso il Nuefenenpass passando da All'Acqua, qui si trova una prima possibilità di partenza raggiungendo a piedi la Capanna Piansecco e poi la base della parete. Noi abbiamo proseguito ancora in auto fino a un tornante a sinistra immediatamente sotto un elettrodotto (2000 m). Ampie possibilità di parcheggio prima del tornante.
Lasciata la macchina si imbocca il sentiero che inizia proprio in corrispondenza del tornante e lo si percorre per un lungo tratto pianeggiante, interrotto solo da modesti saliscendi. Il sentiero conduce fino all'Alpe della Cassina Baggio da cui si nota, oltre una valle, la Capanna Piansecco (NordEst) e, in direzione Nord-NordOvest, il Colle di Maniò. Da qui si abbandona la bella traccia per traversare su pietraia (qualche ometto) in direzione dell'evidente parete meridionale. Si deve attraversare tutta la pietraia per raggiungere il margine sinistro della parete dove si può agevolmente risalire il primo risalto roccioso non attrezzato.
Noi abbiamo attaccato, e descriviamo i tiri, un po' più a destra di dove dovrebbe essere l'attacco vero e proprio. Comunque un'interessante variante del primo tiro, che dovrebbe risultare più impegnativa dell'attacco ufficiale.
L'attacco individuato da noi parte 15 m a destra di Piccadilly in un diedrino con spit che porta a una placca dove si nota un secondo spit.

1° tiro:
Si attacca verticalmente il diedrino con un passo delicato. Poi ancora per placca lavorata fino a un diedro appoggiato che porta sulla sinistra. Nella parte alta ignorare la pacca liscia sulla destra e puntare allo spigolo di sinistra che permette di uscire su una zona più appoggiata e facile. Proseguire in diagonale a destra fino sono a un risalto dove si trova una sosta su spuntone (cordoni e anello di calata) da rinforzare. 35 m; 5c+; 4 spit.

2° tiro:
Qui abbiamo rimontato il risalto sopra la sosta e proseguito piegando a sinistra per andare a recuperare la linea di Dr. Gruen Nils. Io e Nicola siamo arrivati alla S2 corretta con un tiro di 60 m di III grado. Due soste molto vicine, quella corretta è quella più a sinistra (l'altra è di Herbstwind). Daniele e Corinne, con le corde da 50 m, hanno traversato a sinistra verso la S1, ma con difficoltà più elevate e non chiodate (possibilità di usare friend). 60 m; III°; nessuna protezione intermedia.

3° tiro:
Rimontare subito sopra la sosta e seguire la linea di spit sempre in verticale (più a sinistra Herbstwind). Rimontare a destra un leggero dislivello tra due placche e proseguire fino in sosta. Prevalentemente in placca. 50 m; 5c+; 8 spit.

4° tiro:
Risalire una fessura che in pochi metri porta a un diedro appoggiato con lama. Al termine del diedro si raggiunge una piccola cengia leggermente sulla destra dalla quale si rimonta una placca con buoni appigli anche se non di immediata visibilità. Alla base del successivo diedro si sosta spostandosi a sinistra. 50 m; 5c+; 8 spit.

5° tiro:
Traversare a destra con passo delicato, ma ben protetto. Rientrati nel diedro le difficoltà si fanno più contenute e si arrampica fino all sosta sulla sinistra. Con corde da 60 m è possibile concatenare anche il tiro successivo. 35 m; 5c+; 6 spit.

6° tiro:
Lunghezza breve, concatenabile con la precedente. Si prosegue sulla placchetta sopra la sosta per poi spostarsi sulla destra a sostare sotto un risalto. 20 m; 5c+; 4 spit.

7° tiro:
Qui si entra nella seconda parte della via, quella caratterizzata da maggiore pendenza. Superare il muretto sopra la sosta e proseguire per placca lavorata. Si traversa 4-5 metri verso destra per obliquare ancora a destra verso un diedro al cui inizio si trova la sosta. 40 m; 6a; 9 spit.

8° tiro:
Proseguire nel diedro verticale che, dopo pochi metri, sfocia in una zona un po' più rotta (restare sempre nel diedro). Questo è l'unico tratto della via dove si deve prestare attenzione alla roccia: grossi spuntoni non sono saldi e vanno saggiati con attenzione. Superata questa zona si esce con passo delicato leggermente a sinistra su una placchetta lavorata che porta in sosta. 40 m; 5c+; 8 spit.

9° tiro:
Bel tiro che affronta una placca iniziale solcata da una lama non lunga, ma impegnativa. Una successiva ampia fessura formata da una grossa placca permette di risalire per poi traversare verso destra fino a aggirare un spigoletto. Superatolo con passo delicato si prosegue verticalmente fino in sosta. 40 m; 5c+; 8 spit.

10° tiro:
Traversare decisamente verso sinistra su terreno facile. Si raggiunge un primo risalto costituito da una breve placca e un diedrino. Raggiunta una cengia ci troviamo sotto la placca con fessura sulla destra i cui primi passi costituiscono il passaggio chiave della via (benché azzerabile). La placchetta di risale con passi di equilibrio e aiutandosi con la non sempre netta lama, dopo 2-3 si trova una zona più appigliata che permette di uscire facilmente in direzione della sosta su ampia cengia. 25 m; 6a+; 5 spit.

11° tiro:
Rimontare lo spuntone a sinistra della sosta (grosso buco), poi per placca fino a una cengia. Aggirare la pancia sulla destra e proseguire in verticale. Poi per placca un po' obliqua verso destra e piccolo risalto si raggiunge la sosta. 40 m; 5c+; 8 spit.

12° tiro:
Una breve placca conduce a un muretto verticale con evidente grossa lama staccata. Il muretto si supera con passaggio atletico e ben appigliato. Rocce più semplice conducono a un muretto di circa 3 m che termina su un tratto decisamente abbattuto fino all'ultima sosta. 30 m; 5b+; 6 spit.

Discesa
Discesa.
In doppia lungo la via seguendo questo schema con corde da 60 m, altrimenti facendo tutte le soste:
Da S12 a S11
Da S11 a S9 (corde da 60 m)
Da S9 a S8
Da S8 a S7
Da S7 a S5 (corde da 60 m)
Poi facendo tutte le soste. per complessive 10 calate. Raggiunta la base della via si ripercorre il sentiero di avvicinamento fino al tornante sotto l'elettrodotto.

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