roccia

22.11.2014 - Corna di Medale - Antimedale (780 m) - Via L'Altra Chiappa

Gruppo: Alpi Orobie - Gruppo delle Grigne

Regione: Lombardia

Località di partenza: Rancio (LC)

Struttura d'appoggio: -

Esposizione: Sud

Sentieri utilizzati: 56 - 58

Massima elevazione raggiunta: 780 m

Dislivello Totale: 370 m

Dislivello della via: 145 m - 180 m lo sviluppo

Difficoltà: VII°- / VI; A1

Attrezzatura utilizzata: Normale da arrampicata, possibilità di integrare con friends fino all'1 BD

Tempi di percorrenza: 15'/20' per l'attacco – 3/3,5 h la via – 40' la discesa

Descrizione generale
Una via non lunga, ma di impegno costante (una volta superata al prima parte più agevole) con chiodatura eccellente, ma non così vicina da permettere di azzerare agevolmente. Sicuramente un percorso che richiede di padroneggiare il VI grado e qualche cosa di più. La linea, aperta nel 2003 da Marco della Santa e Fabio Lenti percorre la parete dell'Antimedale accanto alla via Chiappa che incrocia nella parte alta e cono cui ha in comune l'attacco e buona parte del primo tiro.

Attacco, Descrizione della via
Da Lecco seguire le indicazioni per l'ospedale Manzoni e successivamente per la ValSassina.
Non utilizzate la nuova superstrada perché dovreste fare dietro-front per circa 8 Km.Dopo aver oltrepassato il quartiere Malavedo e il ponte poco oltre il Bar Sole, in corrispondenza di uno stretto tornante a destra, si segue a sinistra la via Quarto.
Raggiunta una piazzetta (presente il capolinea dell'autobus) salire lungo una strada asfaltata molto ripida sulla destra e nuovamente a destra al bivio.
Proseguire fin dove possibile, cercando parcheggio lungo la strada. Il sentiero a piedi parte oltre una sbarra posta sulla sinistra di un tornante e costeggia le reti paramassi.
Proseguire sino ad incontrare una freccia gialla che indica la ferrata del Medale.
Seguire il sentiero che sale nel bosco, aggirare a sinistra delle altre reti metalliche. Raggiunto un canale ghiaioso salirlo sino al cospetto della parete, alla base delle vie i nomi sono scritti con della vernice blu.

1° tiro:
Salire la facile placca sovrastante per spostarsi poi leggermente destra tra radi arbusti. Dopo questo tratto spostarsi un po' a sinistra per uscire dal canalino della Via Chiappa e proseguire su una bella placca che porta fino alla sosta su fittoni con catena e anello di calata. 45 m, III°, IV°+, 1 fittone 3 spit.

2° tiro:
Attenzione! Alcune relazioni riporta il primo tiro da 35 m e il secondo da 10 m, totale 45 m. Fidandoci di questa indicazione per svincolarci dalla folla abbiamo pensato di allungare le protezioni e concatenare i primi due tiri. Con corde da 60 m abbiamo fatto gli ultimi 5 metri in conserva. Vi descriviamo il secondo tiro separatamente. Dalla sosta rimontare il facile strapiombo. Sopra di esso una bella placca a spit. Se gli spit sono già "occupati" da cordate che percorrono la Via Chiappa non preoccupatevi, hanno sbagliato loro: spesso in quel punto chi percorre la Chiappa tende troppo a sinistra e finisce sugli spit della L'altra Chiappa (la Chiappa e a fittoni non a spit). Percorre la placca fino alla sosta su 2 spit e 1 fittone da collegare. 20 m, V°+, 4 spit.

3° tiro:
Salire verticalmente dalla sosta rimontando una bella placca impegnativa. Dopo pochi metri spostarsi verso destra dove un terreno più articolato permette di rimontare non senza difficoltà. Entrare ora nel diedro caratterizzato da una sottile fessura sul fondo e risalirlo ancora con passi faticosi. Peccato per qualche appoggio unto proprio in questo tratto. Al termine del diedro ancora pochi metri e si sosta su catena con anello di calata. 35 m, VII°- o VI° e A0, 2 Chiodi 8 spit.

4° tiro:
Dalla sosta rimontare la placca compatta sulla sinistra. Seguirla in leggera diagonale verso sinistra per i primi 3 spit, poi traversare a sinistra. Si entra così in un accennato canale, vedrete un chiodo in basso a sinistra, non raggiungetelo. Qualche metro sopra sullo spigolo a sinistra del canale si trova uno spit un po' mimetico, raggiungerlo e aggirare lo spigoletto per poi rimontare la placca ora più facile che porta in sosta su catena con anello di calta (questa sosta è in comune con la Chiappa). 30 m, VI°+, VI° 5 spit.

5° tiro:
A sinistra prosegue la Chiappa, sopra la sosta dei chiodi con cordini di cui non sappiamo dire. La linea giusta si segue puntando allo spit visibile un po' in obliquo verso destra su una bella placca. Raggiunto lo spit si rimonta con fatica la placca sfruttando la fessura sulla destra. Poi per placca compatta aiutandosi con la fessura a sinistra. Dopo la fessura obliquare verso destra per raggiungere la sosta su 2 spit e un fittone. Passo duro per uscire a destra dopo l'ultima rinviata. 35 m, VII°- o VI° e A0, 6 spit.

6° tiro:
Risalire la placca molto compatta e molto bella (godetevi la qualità della roccia prima del diedro finale). Raggiungere il diedro in comune con la via Istruttori, bello ben protetto, ma super unto. Percorso il diedro in pochi metri si raggiunge agevolmente l'ultima sosta. 30 m, VI° VI°+ 2 Chiodi 4 spit 2 fittoni.

Discesa
Rimontare la sosta e percorre la catena che scende verso sinistra dove esce la Via Chiappa, seguire verso sinistra i bolli rossi sul sentiero.
Si scende poi con l'aiuto di diverse catene fino al canale ghiaioso dell'attacco. Tenete il casco fino a qui, sempre presente il pericolo di caduta sassi. Rientrare poi alla macchina mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento.

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