scialpinismo
11.01.2014 - Passo del Lucomagno - Piz Cristallina (3128 m)
Gruppo: Alpi Lepontine
Regione: Canton Grigioni (Svizzera)
Località di partenza: Fuorns
Struttura d'appoggio: -
Esposizione: nord ovest
Difficoltà: MS
Quota di partenza: 1475 m
Massima elevazione raggiunta: 3000 m
Dislivello Totale: 1525 m
Sviluppo: 9 km
Riferimento cartografico:
Tempi di percorrenza: 5h 40'
Pensieri in libertà
Quando si dice una grande giornata o, meglio, una giornata difficile da dimenticare…
…per le sue emozioni altalenanti ma infine positive, per le immagini che ti lascia impresse negli occhi e scolpite nel cuore, per i suoi silenzi carichi di fatica e passione, per i suoi panorami ed ambienti intrisi di spirito di avventura. Alt!!!
Fermo il treno dei pensieri che mi restano dentro dopo la gita di sabato scorso e mi ricordo che devo scrivere una relazione e non un poema…
Però è inutile: ricordo la scelta di una gita nuova, alla ricerca (forse folle ma tipica degli appassionati un po’ malati e po’ romantici) di un angolo di bel tempo sulle Alpi, a caccia di un angolo selvaggio e semi-sconosciuto sulle montagne di tutti…
ricordo una settimana di proposte, ricca di attesa e di grande motivazione dopo la gita del weekend precedente…
ricordo un venerdì dal ritmo frenetico che stava per spegnersi con un nulla di fatto ma che, invece, si conclude con il consueto appuntamento per il mattino seguente…
ricordo un interminabile briefing al bar (con la luce del giorno e del sole che non ne volevano sapere di farsi vedere) per definire un piano da “sergente Hannibal Smith”: quello che va matto per i piani ben riusciti…
Ricordo le nuvole e la nebbia del Lukmanierpass e l’illuminazione del profeta Fonta: la sua “R” nella merda mi rimarrà in testa per chissà quanto tempo.
Ebbene si: 'Andiamo avanti che qui è pRopRio una meRda' sentenziò il sergente nella neve.
I suoi uomini ebbero fiducia in lui ed ecco che lui li condusse la dove volevano: a sfiorare i sogni con il cuore e la mente. Si perché per risalire la val Buora, per attraversare in lungo e in largo la morena, per navigare a vista sul ghiacciaio sono serviti proprio loro: il cuore e la mente…
…e le gambe ovviamente.
Vorrei scrivere ancora ma mi fermo qui per deglutire ancora un po’ le emozioni che la montagna (e i suoi appassionati) sanno regalare a chi le apprezza: le assimilerò un po’ meglio e fluiranno copiose nella prossima relazione.
Per i dettagli tecnici dell’itinerario lascio spazio ai tecnici del gruppo
Accesso, Descrizione dell’itinerario
Da Como per l'autostrada del Gottardo fino a Biasca, dove si esce e si segue per il Passo del Lucomagno. Superato il Passo scendere fino al paese di Fuorns. E' possibile parcheggiare sulla strada principale su qualche spiazzo, oppure in paese anche qui ci sono poche possibilità.<
Da Fuorns si superano le prime balze in direzione ovest incrociando la strada forestale sulla quale si prosegue sino al quarto tornante; abbandonarla sulla destra a favore di un sentiero segnalato a mezza costa che immette nella val Buora.
Uscire dal bosco a fondo valle e puntare in direzione di un Canale visibile di fronte e che conduce alla Forcola della Buora. A circa 200 m dal canale si risale verso destra seguendo l'andamento della conca glaciale.
La pendenza qui aumenta, si continua in direzione Sud si esce su un ampia dorsale che scorta ad un tratto morenico.
Passare la Morena sulla sinistra fino ad avvistare il Glacier Davos, superare il fronte del ghiacciao sulla sinistra risalendo un altro crinale per poi costeggiare le contrafforti rocciose del Piz de la Buora.
Superato questo tratto vi si aprir` davanti la splendido bacino del Glacier da Medel. Puntare in direzione sud in falso piano e in trenta minuti si approda alla base del piz Cristallina.
La nostra gita è terminata sulla spalla a quota 3000 metri subito sotto la vetta.
Per ragioni di sicurezza abbiamo preferito evitare la cresta stracarica di neve e il pendio a sud che porta, mediante un ripido traverso, alla cima principale.
Essendo una gita tipicamente primaverile, specialmente questo tratto, deve essere affrontato in condizioni di stabilità massima del manto nevoso.