Trekking

14.08.2012 - Grigna Settentrionale – Cresta di Piancaformia

Gruppo: Prealpi Lombarde - Gruppo delle Grigne

Regione: Lombardia

Locaità di partenza: Vò di Moncodeno (LC)

Struttura d'appoggio: Rifugio Bogani - 1816 m - Rifugio Brioschi - 2403 m

Esposizione: nord

Sentieri utilizzati: n. 25, 19

Riferimento cartografico: Carte Tecniche Regionali Lombardia sezioni B4D1 e B4D2 (download)

Massima elevazione raggiunta: 2410 m

Quota i partenza: 1432 m

Dislivello complessivo: 978 m

Sviluppo complessivo: 9,3 km

Difficoltà: E-EA Brevi tratti di arrampicata di II grado e un passo di III grado

Tempi di percorrenza: 4h 10min - 2h 30’ la salita – 25’ da Vò di Moncodeno alla Bocchetta di Prada – 25’ dalla Bocchetta di Prada alla Bocchetta di Piancaformia – 1h 40’ dalla Bocchetta di Prada alla cima 1h 40’ la discesa – 1h 05’ Dalla cima al Rifugio Bogani – 35’ dal Rifugio Bogani a Vò di Moncodeno

Descrizione generale
Secondo una canzone locale La Grigna era una crudele Regina, che fece uccidere da una sua sentinella un cavaliere innamorato.
La Regina fu trasformata da Dio in montagna, il Grignone, mentre la sentinella divenne la Grignetta. Con la metafora del soldato (scalatore) e della Regina (la montagna) si narra il rapporto tra l’alpinista e questa montagna “bassa, ma ferrigna”.
Al di là della leggenda la Grigna Settentrionale o Grignone con i suoi 2410 m di altezza è la cima più alta del gruppo delle Grigne. Nelle giornate serene il panorama dalla vetta, comprende l'intero arco alpino nord-occidentale, l'Oberland Bernese, il Cervino, il Monte Rosa e, più in lontananza, le cime della Svizzera interna e le prime montagne del Triveneto.
Quando il cielo è particolarmente terso ampia è anche la visibilità sulla Pianura Padana, qui l’occhio esperto può individuare in lontananza persino il Duomo di Milano e il luccichio al sole della sua Madonnina. Alpinisticamente meno rilevante della vicina Grignetta (Grigna Meridionale) la Grina Settentrionale è comunque conosciuta per il Sasso Cavallo, che sul suo versante sud, presenta vie di grande impegno, con sviluppi fino a 500 m.
Di forma piramidale a base triangolare, la montagna si può dividere in tre versanti: i primi due sono quello di sud-ovest, alpinisticamente più interessante, che scende ripidamente verso il ramo di Lecco del Lario e quello orientale, più dolce, che degrada verso la Valsassina con prati e boschi. Il terzo versante, settentrionale, è formato da un grande catino glaciale noto agli speleologi per la quantità di grotte anche di grande profondità (in alcuni casi oltre i 1000 m) che lo rendono uno dei più importante sistemi carsici d’Italia.
Il complesso sistema di grotte raccogli l’acqua che, a qualche chilometro di distanza, costituisce la sorgente del Fiumelatte.
La cresta di Piancaformia separa il versante settentrionale da quello sud-occidentale.
Il clima della Grigna è condizionato dalla posizione della montagna, primo rilievo sopra la Pianura Padana a sud e il Lario a Ovest.
Le correnti caldo umide provenienti dalla pianura, in estate, si addensano spesso in nubi che ricoprono le cime, a volte provocando temporali.
In inverno, invece, i venti rendono le cime pulite e spostano le nuvole verso al pianura. Anche i venti locali contribuiscono al clima della Girgna: in genere la Breva (vento da sud della sera) e il Tivano (vento da nord mattutino) portano stabilità, mentre la presenza di altri venti locali (Menaggino, Argegnino, Garzeno ecc…) possono essere causa di maltempo. Le precipitazioni sono più frequenti a primavera.

Descrizione itinerario
Da Lecco imboccare la SS36 in direzione di Sondrio, uscire a “Varenna/Mandello/Abbadia L.” e proseguire sulla SP72 in direzione di Varenna.
Una volta giunti a Varenna svoltare a destra in direzione di “Esino Lario”. Da qui proseguire seguendo le indicazioni “Alpe Cainallo” e proseguire fin quando la strada non diventa sterrata, dopo 200 m c’è un grande parcheggio dove si lascia la macchina (Vò di Moncodeno - 1432 m).
La salita non deve essere sottovalutata per l’impegno fisico e la presenza di brevi passaggi di arrampicata che a inizio stagione possono essere sporchi di neve. Lasciata l’auto si imbocca il sentiero che sale nel bosco sulla destra in fondo al parcheggio in direzione del Rifugio Bogani (segnavia 25).
Nel breve tratto ripido nel bosco si ignora la deviazione per “Monte croce” e si procede fino alla bocchetta dove si apre la visuale sulla Grigna. Da qui si procede in falso piano fino a un bivio che ripidamente, ma brevemente conduce alla Bocchetta di Prada (1653 m) dove, girando a sinistra” inizia la Cresta di Piancaformia (segnavia 19).
221 m di dislivello circa 25’.
Dalla Bocchetta di Prada si prosegue superando la Capella intitolata alla 89a Brigata Garibaldi-Poletti e si risale nel bosco che termina prima di traversare su facile sentiero verso la Bocchetta di Piancaformia (1805 m). 152 m di dislivello circa 25’.
sale ancora per sentiero seguendo le evidenti indicazioni e si raggiunge la parte di cresta dove si deve procedere in parte per passaggi di roccia semplici, ma che richiedono la giusta attenzione. Il panorama dall’area cresta, nel frattempo, si fa via via più ampio sul lago e sulle valli fino al collegamento con il sentiero della Ganda che sale dal Rifugio Bogani (segnavia 25).
Da qui ci si sposta sulla sinistra rispetto al filo della cresta e si superno le ultime balze attrezzate con cavo metallico fino al rifugio Brioschi e alla vetta.
605 m di dislivello circa 1h 40’.

La discesa avviene per il sentiero della Ganda (segnavia 25) passando per il rifugio Bogani e, da qui, per facile sentiero fino al Vò di Moncodeno a circa 1h 40’ dalla vetta.

<< elenco relazioni